Dopo le lunghe vacanze estive é ora di tornare un po' in montagna visto che l'ultima volta che ci sono andato é stato un mesetto fa.
Questo weekend di metà Settembre però non sembra proprio l'ideale: sono previsti venti forti in quota e molto freddo. Pazienza la voglia di montagna é troppa, ecco allora che risalgo la Val Maira di buon'ora e parcheggiata l'auto al rifugio Campo Base di Chiappera comincio a risalire il sentiero Dino Icardi in direzionee dl Bivacco Barenghi.
Alle 7:30 eccomi al rifugio Stroppia. Mentre il sole sale lentamente nel cielo e i suoi raggi ancora non hanno raggiunto quest'angolo di Val Maira.
Come da previsioni comincia a soffiare un forte vento freddo, ma mi sono portato dietro il piumino pesante. Appena lo indosso mi sento subito molto meglio e posso proseguire incurante della temperatura esterna.
Oltrepasso il Lago Niera che é completamente asciutto in questo periodo e comincio a risalire il Vallone Sospeso fino al primo bivio dove piego a destra seguendo il sentiero per il Passo delle Forcellina.
Finalmente arriva anche il sole che però durerà una decina di minuti appena prima che lo perda nuovamente di vista salendo.
Il sentiero mi porta infatti in pieno versante nord facendomi girare sotto alle pendici di Rocca Bianca, la mia meta di giornata.
Per raggiungere l'attacco della via normale devo attraversare un ampio circolo detritico cercando di non perdere quota.
Oggi le pietre sono davvero scivolose e il terriccio é duro e compatto a causa del freddo. Meglio muoversi con attenzione.
Alle 9 raggiungo il canale iniziale di Rocca Bianca. Lo risalgo con fatica per la compattezza e la pendenza del terreno cercando di muovermi di masso in masso perché la terra é davvero dura e fa scivolare i piedi.
Dopo un traverso in diagonale di una trentina di metri raggiungo una nuova conca detritica dove radi ometti indicano grosso modo il percorso da seguire per continuare l'ascensione.
Risalgo un conoide di pietre che va a stringersi verso l'alto.
Superata tale strozzatura si piega a sinistra iniziando un lungo traverso su placche di roccia inclinate e sfasciumi...
...fino a raggiungere finalmente la croce di vetta della Rocca Bianca (3021 m).
Panorama di prim'ordine sul vallone di Stroppia con le barricate rocciose di Brec e Aiguille de Chambeyron in bella mostra.
Qui in cima ho finalmente ritrovato il sole, ma il vento é forte e ho la faccia mezza congelata.
Faccio due foto velocemente e poi ricomincio a scendere nella speranza di trovare ad un clima più mite.
...e riattraversando la pietraia alla base della montagna mi ricongiungo al sentiero che va al Passo della Forcellina.
L'idea che avevo in mente era quella di salire anche il Monte Baueria (che si vede al centro di questa foto), ma purtroppo un paio di scivolate su terra che ho fatto scendendo da Rocca Bianca mi hanno fatto sbucciare e ferire le mani e non mi sembra il caso di rischiare ancora ora che sono tornato su un comodo sentiero.
Decido comunque di fare un anello attorno al monte Baueria per allungare un po' il giro e per godermi il sole che sta finalmente scaldando la vallata.
L'elegante sagoma triangolare del Sautron mi accompagna sulla sinistra lungo il percorso.
Il vento continua a soffiare e il mio copricapo da giovane marmotta assume le sembianze del cappello di un pirata.
Sullo sfondo la massiccia parete Est del Buc de Nubiera.
Continuo ad aggirare il Baueria ed ecco rispuntare l'Aiguille de Chambeyron con in basso a destra il colle della Gippiera.
Il sentiero diventa ora più ripido e scende repentinamente verso il fondo del vallone di Stroppia fino a ricongiungersi al sentiero Dino Icardi.
Scendendo il Dino Icardi in direzione del Lago Niera ho un'ottima visuale su Rocca Bianca e su parte del percorso di salita che ho seguito qualche ora prima.
Ora che il sole illumina anche il gruppo Castello-Provenzale si riconoscono bene le varie vette del magnifico sperone roccioso che sovrasta CHiappera: Rocca e Torre Castello, la Figari e la Croce Provenzale.