HOMEPAGE WEBCAMS TOUR 360° GITE

Non mi é mai piaciuto correre in montagna, ma ai miei amici purtroppo comincia a piacere questa moda del 'trail' che personalmente disapprovo in quanto non si addice per nulla al mio modo di andare in montagna.
Quindi quando parcheggio a Pian Marchisio e scopro che Luca e Loris sono vestiti e attrezzati da trail rimango abbastanza spiazzato e lo si nota bene dalla faccia che faccio in questa foto.

 

Io sono vestito con pantaloni lunghi, calzettoni di lana, scarpe da trekking e il mio classico zaino 'leggero' di una decina di chili con all'interno pile, borraccia dell'aqcua, macchina fotografica, guscio, e tante altre cosette che non manco mai di portare con me.
Le premesse non sono le migliori, ma cerco di non tirarmi indietro e comincio a 'corricchiare' lungo Pian Marchisio seguendo i miei compagni di gita.

 

Superato il bivio per il rifugio Mondovì continuiamo a salire in direzione della parte alta del vallone incontrando il Gias Pra Canton.

 

Il sentiero sale con un paio di tornanti e ci immette in una nuova distesa prativa nei pressi del Gias Gruppetti.

 

Da qui seguiamo un traccia di sentiero che volge verso destra e comincia a salire per salti erbosi e per un ultimo tratto più terroso.

 

Fino ad arrivare al Passo delle Saline sotto l'imponente mole della cima omonima che ci sovrasta 450 metri più in alto.

 

Il nostro obiettivo di giornata però non é la Cima delle Saline, bensì la Cima Mongioie che svetta molto più in là a Est.
Per raggiungerla cominciamo a percorrere la lunga cresta spartiacque che tocca le cime di Pian Comune e la cima delle Colme e poi, dopo una breve discesa al Bocchino delle Scaglie, risale fino alla vetta del Mongioie.

 

Dopo una quarantina di minuti di corsetta in cresta raggiungiamo il Bocchino delle Scaglie da cui é ben visibile la vetta ormai vicina.

 

Guardandoci indietro scorgiamo la cima delle Saline ormai lontana con dietro tutta la schiera di Alpi Liguri e Marittime.

 

Da questo colletto cominciano gli ultimi 300 metri di dislivello verso la cima.
In breve arriviamo in cresta (dico 'arriviamo', ma in realtà Luca e Loris dal colletto in poi mi hanno staccato di brutto e ormai saranno già praticamente in cima mentre scatto questa foto).

 

Alla fine anch'io raggiungo la croce di vetta ed é un gran sollievo perché significa la fine della fatica maggiore: quella dalle salita.

 

Uno sguardo verso la Liguria e il Pizzo d'Ormea che svetta solitario di fronte a noi.

 

E una foto di vetta che un altro escursionista solitario ci scatta gentilmente.

 

Dalla vetta del Mongioie é interessante proseguire ancora per 5 minuti circa lungo la cresta fino ad arrivare ad un'enorme statua della Madonna messa in una posizione magnifica a dominare la sottostante valle Corsaglia.
In lontananza si vede anche l'imponente massiccio innevato del Monte Rosa cui la statua sembra idealmente indirizzare lo sguardo.

 

Dopo questa breve deviazione é tempo di tornare sui nostri passi.

 

Si torna corricchiando al Passo delle Saline...

 

...e da qui giù per l'alta valle Ellero...

 

...fino ad arrivare al Rifugio Mondovì dove facciamo una pausa per bere un rinfrescante thé al limone.

 

La gita é praticamente finita, gli ultimi 100 metri di dislivello che ci separano dalla macchina li percorreremo poco più tardi, per il momento ci godiamo il calore di questa calda giornata settembrina ripensando ai tanti panorami che ci ha regalato riempiendoci il cuori di nuovi piacevoli ricordi.