Questo ottobre clemente ci concede un nuovo weekend di bel tempo con temperature ampiamente sopra alla media stagionale.
Purtroppo nessuno ha voglia di fare cose impegnative questo sabato, quindi diamo ascolto alla proposta di Luca che da un po' consiglia di andare a provare lo Sperone De Cessole al Malinvern.
Di buon'ora risaliamo la Valle Stura, passiamo il Colle della Lombarda e parcheggiamo l'auto nei pressi di Isola 2000.
Seguiamo dapprima le piste da sci del comprensorio per poi seguire il sentiero che porta verso la Bassa del Drous, colletto che permette di svalicare in italia nella vallata dei laghi di Valscura.
Dopodiché, qualche centinaio di metri dopo aver tracurato il bivio per il Passo del Lup, abbandoniamo il sentiero e per sfasciumi ed erba ci dirigiamo in direzione dello sperone De Cessole.
Lo sperone é ben visibile e per arrivare al suo inizio occorre risalire un ripido conoide erboso...
...che porta sul filo di cresta.
Siamo a 2600 metri circa di altitudine e qui comincia la parte un po' più alpinistica della gita.
Indossiamo i caschetti e senza legarci ancora cominciamo a risalire le facili rocca della prima parte.
Loris oggi ha il suo da fare con la macchina fotografica perché i colori autunnali sono proprio belli in questo angolo di parco Mercantour.
Continuiamo a risalire per facili balzi rocciosi prima, poi per placche rocciose un po' più compatte...
...fino ad arrivare ad un'interruzione della cresta.
E' arrivato il momento di legarsi perché ci aspetta una calata di una decina di metri.
Sceso il salto roccioso seguiamo verso destra una stretta cengia che incide il fianco della montagna. Dopo una ventina di metri, come dice anche la relazione, ricominciamo a salire in parete.
Siamo ora legati a coppie: io sono in cordata con il trattore di Beguda e il Sales con Loris.
Si continua a salire per salti rocciosi.
Finalmente il sole ci ha raggiunti illuminando questo sperone roccioso orientato a Nord-ovest.
Arriviamo all'ennesimo salto roccioso dove la roccia (come da relazione) diventa improvvisamente granitica.
Loris ne approfitta per fare un tiro più impegnativo sulle placche rocciose di destra mentre io e Marco continuiamo a salire a sinistra su rocce più comode.
Continuiamo la corsa sul filo di cresta sullo sperone che ora si assottiglia e ci concede un'arrampicata più aerea e divertente.
Da qui possiamo affacciarci sul versante italiano.
Dalla cima del Malinvern il panorama é sempre bellissimo: vista stupenda sui laghetti di Valscura e visuale che può correre fino all'Argentera e anche oltre soprattutto nelle giornate limpide proprio come oggi.
SOno appena le 11 del mattino, c'é tutto il tempo di fare una puntatina veloce sulla cima Nord-Ovest del Malinvern che si trova a circa 300 metri di cresta dalla punta principale dove ci troviamo noi.
Una ventina di minuti più tardi raggiungiamo l'altra croce.
Da questa cima ci pare di vedere anche l'uscita del canale Dufranc, un'altra meta primaverile che abbiamo in testa da molti anni e che non siamo ancora riusciti a fare.
Da questa punta inoltre si ha un ottima visuale sul vallone del Malinvern e delle cime limitrofe: dalla bellissima Rocca la Pàur (raggiunta per cresta in primavera con Andre e al suo colletto Est in invernale l'anno scorso), alla Rocca di Valmiana e al Monte Matto (percorso per la sua bellissima cresta Est nel 2019 e per traversata delle sue 4 punte nel 2017).
E' tempo di pranzo e come sovente facciamo scendendo dalla Valle Stura, ci fermiamo a mangiare al Centro Fondo di Aisone che fa delle crepes superlative!
Gita non impegnativa, ma sulle tracce del più famoso pioniere delle Alpi Marittime: il mitico Victor De Cessole.
In compagnia di Luca, Loris e Marco con i quali ultimamente stiamo facendo delle gran belle gite!