HOMEPAGE WEBCAMS TOUR 360° GITE

Ultimo sabato di Luglio, settimana scorsa le attività alpinistiche sono state sospese per festeggiare il matrimonio di uno dei pionieri, Marc che ora é in viaggio di nozze e chissà quando potrà rivedere la sua adorata valle Gesso!
Anche il doc e Loris non ci sono oggi e quindi mi trovo ad organizzare una gita veloce sull'Asta Sottana in compagnia della 'local legend' di Madonna Bruna: il Sales.

 

Come da accordi la spedizione sarà 'fast & light' e la partenza di buon'ora per evitare il caldo di questa estate afosa.
Detto fatto alle 6:15 parcheggiamo la Mito di Luca in zona Ponte della Vagliotta, traversiamo il ponte in legno sul fiume Gesso e cominciamo a percorrere gli infiniti tornanti che risalgono il vallone della Vagliotta.
Usciti dal bosco cominciamo a scorgere la cresta Nord dell'Asta Sottana che ci ha brutalmente respinti quando abbiamo provato a salirla a inizio Giugno seguendo una relazione ahimé sbagliata.

 

Questa volta ignoriamo la deviazione per la Capanna Sociale Barbero, superiamo il Gias della Vagliotta Inferiore e proseguiamo il nostro percorso verso il bivacco Costi Falchero.

 

Salendo ancora di quota il panorama si apre sull'Oriol e su tutta la cresta che passando per la Mondini e le Aste Soprane termina sull'Asta Sottana

 

A quota 1800 metri circa il sentiero ci fa perdere una trentina di metri di dislivello per portarsi sul lato sinistro orografico della vallata e proseguire con traccia sempre più 'selvatica' in direzione del Costi-Falchero.

 

Il percorso ora si sposta più verso destra portandoci nello stretto valloncello della Miniera che in pratica é un conoide di rocce ed erba che sale verso una strozzatura finale dove il sentiero si biforca. Seguiamo il ramo che si dirige verso il costone roccioso alla nostra sinistra per percorrere una stretta cengia tra alberelli e cespugli che taglia la parete.

 

Dopo qualche centinaio di metri di traverso (a tratti un po' scabroso) la traccia ci porta ad una vecchia cava di pirite posta su un ripiano erboso del costone roccioso.
Il luogo é incantevole e sembra impossibile che si estraesse minerale a queste quote (siamo a circa 2200m) e soprattutto in un posto così remoto e distante dalla strada del fondovalle.

 

Eppure i segni dell'attività umana sono inconfutabili e si scorgono ancora le perforazioni fatte nella roccia alla ricerca del minerale.
Seguiamo ora la cresta del bastione roccioso in direzione Sud-Ovest e in una decina di munuti arriviamo al bivacco Costi-Falchero.

 

E' il momento di tirare un attimo il fiato prima di continuare. Ci stendiamo quindi sul manto erboso di fianco al rifugetto per bere e sgranocchiare una barretta.
Siamo circondati dalle vette assolate di questo angolo di alpi Marittime le cui pareti rocciose precipitano a picco su quest'altipiano di erba e sfasciumi dove sorge il ricovero.

 

Riprendiamo a camminare salendo ora le placconate rocciose dietro al rifugio piegando leggermente verso destra in direzione dell'Asta Sottana che stiamo gradualmente aggirando. La giornata é perfetta e tra poco arriva la parte divertente della gita: il canale Est.
Lo raggiungiamo dopo una mezz'oretta di salita dal bivacco.
L'imbocco é segnato da una grossa freccia in vernice arancione disegnata all'inizio del canale sulle rocce di sinistra.

 

Dopo un primo centinaio di metri di dislivello con arrampicata sul II grado massimo il canalone diventa erboso e si comincia a seguire un'ampia cengia che taglia verso destra in direzione della croce di vetta.

 

Dopo un ultimo tratto di rocce rotte alle 9:45 raggiungiamo la cima dell'Asta Sottana.
Qualche nuvoletta comincia a formarsi sulle cime vicine, ma il panorama é a 360° e la cima é tutta per noi!

 

Guardando verso sud si vedono bene le due cime dell'Asta Soprana con la serra dell'Argentera che fa capolino dietro di loro in secondo piano.

 

Comincia la discesa, si torna sull'altipiano del Costi-Falchero.

 

Seguiamo a ritroso il costone roccioso che termina nella zona della miniera di pirite.

 

E poi giù fino alla macchina che raggiungiamo poco dopo l'una.

 

Ultima tappa della giornata é il meritato pranzo a Terme di Valdieri dove mangiamo davvero bene al bar di Casa Savoia, piacevole scoperta mangereccia della valle Gesso.

 

Appena usciti dal locale incontriamo Gian e Fede anche loro di ritorno da un'avventura in quota.
Tenergli compagnia é d'obbligo e quindi ci sediamo nuovamente a tavola insieme a loro per un secondo giro di birra e cibo!
Ottima giornata in montagna dopo l'avventura svizzera di due settimane fa e nuova vetta conquistata in valle Gesso!