E' il 30 di ottobre, dopo una settimana di beltempo ecco che arriva il weekend e come al solito il meteo decide di mettersi di mezzo e riservare abbondanti precipitazioni per questo sabato.
In cerca di sfogo dopo la settimana lavorativa decido di sfruttare la breve finestra di bel tempo prima dell'arrivo delle nuvole e delle prime precipitazioni.
La finestra di bel tempo finisce alle 8 di mattina, coinvolgo quindi Marzio che da buon imprenditore non ha problemi ad alzarsi presto la mattina.
Morale della favola alle 6 di mattina parcheggiamo la macchina al Rifugio Balma, ci copriamo bene per respingere l'arietta fredda e ci mettiamo in marcia!
La prima ora di cammino non permette di fare grandi foto visto che non c'é un briciolo di luce e procediamo al chiarore delle nostre frontali.
Dal rifugio Balma seguiamo una comoda strada sterrata che in leggera discesa ci porta in direzione di Gias Seirasso e da qui prendendo quota per un sentiero molto aleatorio (soprattuto se si procede nel buio più assoluto) arriviamo alla Colletta Seirasso.
Giriamo a destra e cominciamo a seguire la cresta erbosa che si eleva dolcemente in direzione del Mondolé.
Qualche bagliore comincia a farsi strada tra le nuvole che a est coprono il sole e ne approfittiamo per scattarci un selfie.
Continuiamo a seguire il filo di cresta seguendo tracce di sentiero e alle 7 e mezza stiamo ormai salendo la rampa finale che porta alla vetta del Mondolé.
Pochi minuti dopo raggiungiamo la croce e ci copriamo con tutti gli strati di vestiti che abbiamo vista l'arietta gelida che tira quassù!
Il buon Marzio tira fuori dallo zaino la cosa più bella del mondo: un thermos di caffé!
L'organizzazione del compare é notevole e ha portato dietro anche tazzine, cucchiaini e zucchero.
Con le mani congelate ci godiamo il caffé caldo che ci scalda lo stomaco.
Il freddo però é troppo e dopo una decina di minuti e qualche foto di vetta decidiamo di scendere.
Per la discesa ho in mente di fare un giro ad anello che ci farà tornare alla macchina passando nei pressi delle piste di Artesina
E dopo una mezzora di discesa sempre per cresta arriviamo al Passo delle Scalette dove prendendo una deviazione verso destra seguiamo il sentiero per tornare al rifugio Balma.
Continuando la nostra discesa arriviamo in vista del Lago (artificiale) delle Scalette.
A questo punto tagliamo nuovamente a destra seguendo un esile sentierino che tenendosi a mezzacosta sul versante Settentrionale del Mondolé...
Da qui si sale un ripido canale di erba e terriccio interrotto a tratti da qualche breve salto rocciaso.
Quest'ultima fatica ci porterà all'ultima tappa della nostra gita...
...la cosidetta Balma Ghiacciata del Mondolé anche chiamata grotta Giasera per alcune particolari conformazioni ghiacciate che si formano in tarda primavera al suo interno.
A dispetto dell'aspetto esteriore una volta percorsi una ventina di metri di galleria ecco che la grotta si allarga dando luogo ad una sala enorme piena di blocchi di roccia accatastati.
Passiamo trenta minuti buoni ad esplorare un paio di gallerie laterali che continuano ancora per centinaia di metri perdendosi nel ventre della montagna.
Visto che non sappiamo molto di questa grotta preferiamo fermarci qui e non esagerare a scendere lungo i suoi cunicoli.
...e da qui in breve al rifugio Balma e di conseguenza alla macchina.
Uno sguardo indietro verso il Mondolé che comincia ad essere assalito alle nuvole.