Dopo la spolverata di neve che ha fatto una decina di giorni fa (e il conseguente insuccesso sulla cresta Savoia di settimana scorsa) torno in montagna in compagnia dei 'Pionieri'.
Questo sabato siamo ai piedi del 'Re di Pietra' e più precisamente al Pian del Re da cui partiamo per andare a salire la via Michelin-Masoero al Monte Granero.
La giornata si preannuncia splendida e il Monviso imbiancato si fa subito notare mentre cominciamo a risalire il sentiero in direzione del Colle delle Traversette.
Salendo passiamo di fianco ad una ex caserma militare.
Da qui seguiamo la traccia di sentiero che sale al Passo Luisas posto tra Monte Granero e Maidassa.
Si comincia a vedere l'obiettivo di giornata illuminato dai primi raggi solari che cominciano a scaldarne la parete rocciosa.
La cosa non ci dispiace affatto visto il freddo che ha fatto finora.
Alle 9:30 siamo all'attacco della via di arrampicata Michelin-Masoero, indossiamo imbrago, caschetto e scarpette e attacchiamo la parete.
Luca e Loris aprono la strada mentre io mi lego in cordata con Marco e Alberto (formando la mitica cordata scarsoni).
Il primo tiro comincia ripido e la pesantezza del mio zainone si fa subito sentire, tanto che devo fermarmi un attimo a scaldare le dita per poi ripartire a scalare con più convinzione.
I primi tiri li sale Marco anche lui non poco zavorrato (per precauzione ha fatto che mettere nello zaino anche un bel paio di ramponi).
Dopo un paio di metri in piano per riavvicinarsi alla parete successiva, il secondo tiro riparte lungo placche fessurate (4b/4c) fino ad una comoda sosta su cengia.
Il terzo tiro é un facile traverso praticamente orizzontale su una zona di rocce rotte che sposta un po' a sinistra verso una nuova sezione di parete.
Prosegue ancora Marco anche sul 4° tiro che parte su facili rocce fino a superare un saltino roccioso un po' più ripido (5a).
Per il 5° tiro passo davanti io.
La via continua con un primo salto roccioso ben appigliati (4b, 20m) e poi con un secondo salto un po' più avaro di appigli (5b, 25m) fino ad una comoda sosta su larga cengia erbosa.
Il tiro successivo (6° tiro) é un traverso di una trentina di metri su facili rocce e poi su detriti (si incrocia e attraversa la via normale) fino ad una sosta (cordone) alla base della successiva parete di roccia.
Qui l'arrampicata si fa più interessante (per citare Luca Sales) e comincia un bel muro verticale con appigli da cercare continuamente e dove lo zaino pesante si fa sentire davvero tanto (qualche passo di 5c).
Sono finalmente alla sosta, é tempo di recuperare i due compagni di cordata e di farmi dare il cambio.
E' il momento di Alby che parte ad aprire l'ottavo tiro che nella parte alta presenta un bel traverso di un paio di metri verso destra molto estetico (5a).
Siamo rmai verso la fine della via, con i 30 metri del 9° giungiamo raggiungiamo di nuovo la via normale che incrocia nuovamente la nostra via...
Ci portiamo camminando in conserva sotto il castello sommitale e attacchiamo il decimo e ultimo tiro.
Si supera un breve muretto di 3 metri cercando gli appigli migliori (più sulla sx) e poi per facili roccette si arriva in vetta al Monte Granero.
Dal colletto vista la vicinanza decido ancora di salire sul Meidassa in compagnia di loris che mi accompagna (10 minuti su comodo sentiero).