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Siamo a fine Aprile e la stagione scialpinistica continua bene grazie alle buone nevicate di questo inverno.
Oggi con il gruppo dei 'pionieri' abbiamo in mente di salire il Corborant e alle 7 parcheggiamo poco sopra l'abitato di San Bernolfo.

 

Messe le pelli agli sci e allacciati gli scarponi si sale lungo il vallone seguendo il percorso del torrente Corborant in direzione del passo di Barbacana.

 

Dopo 500 metri circa di dislivello si abbandona il vallone principale girando a destra in direzione dei laghi di Lausfer.
In lontananza si scorge già la cima aguzza del Corborant.

 

La comitiva procede spedita e come spesso succede Marco e Luca dettano il passo forti del meticoloso allenamento fisico che stanno seguendo quest'anno.

 

Sono le 9 ed eccoci in vista del canale di neve che conduce alla cosiddetta 'Tana della Marmotta' e da lì alla cresta finale della montagna.
La neve é pochina su questo versante esposto a sud e per raggiungere la parte alta del canale facciamo slalom tra le pietre che affiorano da sotto il manto nevoso.

 

A metà canale arriva l'ora di togliere gli sci e calzare i ramponi per proseguire.

 

Loris e Alberto salgono a ruota.

 

La 'Tana della Marmotta' altro non é che una grotta con un'apertura nella sua parte alta. Alcuni scalini di ferro conficcati sulla parete della grotta aiutano a raggiungere l'apertura alta per uscire sopra a questo passaggio e guadagnare poco dopo il colletto soprastante.
Arrivati alla 'Tana' Marco dà un'occhiata all'interno, ma c'é poco da fare: é piena zeppa di neve e ci tocca trovare un altro modo per continuare a salire.

 

Passiamo allora sul lato sinistro del canale affrontando un saltino di 4-5 metri di roccia e neve con pochi appigli per ramponi e piccozza, non banale.

 

Una volta raggiunto il colletto si segue la cresta che in breve porta alla vetta del Corborant.

 

Gli ultimi passi prima della cima.

 

Ed eccoci sul cocuzzolo!

 

Foto di gruppo.

 

Si torna al colletto da dove decidiamo di scendere sul versante opposto per evitare il passaggio antipatico dell'andata.

 

Il versante nord é decisamente più nevoso.

 

Purtroppo però una fascia di roccette scoperte ci costringe ad una discesa in derapata nella parte alta del canale nord.

 

Finito il tratto delicato si scende con ampie curve nella neve morbida.

 

Già che siamo qui ci sta fare una capatina sulla vicina cima Sud di Ischiator.
Saliamo quindi al passo Ischiator da dove lo sguardo cade in territorio francese sulle montagne che sovrastano il lago Rabuons.

 

Poco dopo il colletto si abbandonano gli sci per superare un tratto di rocce.

 

Con un'ulteriore settantina di metri di dislivello dal colletto raggiungiamo quindi la cima Sud di Ischiator.

 

Dalla cimetta disquisiamo a lungo sul percorso migliore per tornare alla macchina.
Si parla anche di scollinare in territorio francese per poi risalire al Passo Corborant e tornare nel vallone di Barbacana.

 

La neve però comincia già a mollare e abbandoniamo l'idea decidendo invece di scendere nel vallone del Migliorero e da lì risalire al passo di Laroussa per tornare a San Bernolfo.

 

Torniamo allora a riprendere gli sci nei pressi del colletto.
Si tolgono di nuovo le pelli per la discesa.

 

La neve é ottima e la discesa divertente...

 

...fino a quando non arriviamo nei pressi del rifugio Migliorero.

 

Qui purtroppo finisce il divertimento e bisogna rimettere le pelli agli sci ancora una volta per salire gli ultimi 450 metri di dislivello che ci separano dal passo di Laroussa.

 

Dopo una quarantina di minuti di fatica sotto un sole martellante arriviamo al colletto.

 

E' l'ora di prendersi una meritata pausa e di togliere per l'ultima volte le pelli agli sci.

 

La discesa verso San Bernolfo é esposta a sud e offre davvero poca neve.

 

Ma non si molla fino all'ultimo...

 

...e con 'fino all'ultimo' intendo proprio fino all'ultimo fazzoletto di neve della gorgia.

 

Non manca molto a San Bernolfo e con gli sci a spalle affrontiamo l'ultimo pezzo della discesa...

 

...fino a tornare dalle macchine.

 

Per festeggiare i 1800 metri di dislivello dell'uscita ci tuffiamo prima nelle pozze sulfuree nei pressi di Terme di Vinadio...

 

...e poi andiamo a reintegrare le calorie perse a fondovalle!
Gran bel giro in compagnia di Alberto, Luca, Marco e Loris, qualcosa mi dice che non é ancora l'ultima scialpinistica della stagione!