Sono ormai alla seconda settimana di vacanze e dopo la traversata Bozano-Remondino fatta nei giorni scorsi con Giulia, mi aspetta una nuova due giorni in quota questa volta con papà che risponde sempre presente quando gli chiedo di accompagnarmi in montagna.
Detto fatto alle 6:30 partiamo a camminare dal parcheggio di Terme di Valdieri.
La due giorni in Valle Gesso ci permetterà di toccare la Testa del malinvern, raggiungere il rifugio Emilio Questa dove passeremo la notte e di salire domani le cime di Tablasses e Bresses Sud.
La salita al Valasco passa velocemente e quando iniziamo a salire i primi tornanti in direzione dei laghi di Valscura il sole comincia ad illuminare la piana del Valasco che abbiamo appena attraversato.
A quota 2040 metri circa prendiamo il bivio che percorre la nuova strada militare che con numerosi tornanti porta più in alto evitando la vecchia strada ormai un po' in rovina che passa nel tunnel.
Il panorama é stupendo e in lontananza si scorge il magnifico vallone di Prefouns ancora avvolto nell'ombra e che domani avremo il piacere di percorrere.
Alle 8:30 eccoci alla caserma Longà (2460 m), magnifica costruzione risalente agli anni della prima guerra mondiale.
Siamo ormai a due terzi del dislivello necessario per arrivare sul Malinvern e ci concediamo una breve pausa.
Il percorso continua ora lungo un sentiero più stretto che con larghi tornanti sale in direzione della Bassa del Druos.
Non raggiungeremo il passo che si affaccia sul versante francese, ma devieremo prima verso destra seguendo una lieve traccia fra sfasciumi che porta ad un canalino di rocce lisce, via d'accesso al soprastante altipiano di sfasciumi posto alle pendici del Malinvern.
Il father sta andando davvero bene e si vede che é contento di essere quassù a godersi questa bellissima giornata.
Il meteo fino ad ora é stato clemente con noi, ma nel pomeriggio é previsto un peggioramento e quindi é bene non soffermarsi troppo e cominciare già la discesa in direzione del rifugio Questa.
In breve raggiungiamo di nuovo la strada che sale alla Bassa del Druos...
...e percorrendola riattraversiamo i magnifici specchi d'acqua dei laghi di Valscura.
Arrivati al lago inferiore prendiamo il sentiero che volgendo a destra punta verso il rifugio Questa che viene segnato a un'ora circa di marcia.
La strada militare sale con qualche tornante elevandosi sopra al lago inferiore di Valscura e poi si immette in leggera discesa in una conca di erba e sfasciumi...
...dove la strada militare é ancora lastricata alla perfezione e sembra un serpente dalle squame rocciose che attraversa sinuosamente l'enorme pietraia.
Il sentiero é davvero panoramico: da qui si gode di un'ottima vista sul sottostante pianoro del Valasco e sui massicci del Matto e dell'Argentera.
Alle 9 di sera usciamo ancora sul terrazzo del rifugio per goderci lo spettacolo di stelle che scintillano in cielo in questa limpida notte di metà agosto.
Il giorno seguente il meteo non potrebbe essere migliore. In cielo non c'é una nuvola e dopo una veloce colazione a base di caffelatte mettiamo gli zaini a spalla e ci avviamo riscaldati dai primi raggi di sole che cominciano ad illuminare la vallata.
Dopo un'oretta di 'ravanage' tra le pietraie alla ricerca di un fantomatico passaggio (che mi ricordavo dalla gita fatta 8 anni fa sul Caire de Prefouns), alla fine raggiungiamo l'inizio della Cresta Savoia.
Da qui, come mi ricordavo, una discesa un po' accidentata su erba scivolosa conduce ad una cengia erbosa che tagliando verso destra permette di vincere il salto roccioso consentendo all'escursionista di immettersi nel vallone di Prefouns.
Siamo nel magnifico vallone di Prefouns, circondati da pareti meravigliose: a destra abbiamo la lunga cresta Savoia mentre a sinistra abbiamo i contrafforti del Tablasses che saliremo più tardi.
L'idea é quella di salire le cime di Tablasses e Bresses per poi scendere a ritroso passando di nuovo per il vallone di Prefouns.
Per procedere più spediti lasciamo allora uno zaino nascosto tra le rocce pieno di tutte le cose più pesanti.
La salita verso il Passo di Prefouns é lunga, ma facilitata da un ottimo sentiero che si snoda sulla pietraia e sale fino alla casermetta costruita poco sotto al colle sul lato italiano.
Alle 9 raggiungiamo il Passo di Prefouns e ci affacciamo sul versante francese godendo di nuovo del caldo sole che ancora non era arrivato a illuminare il vallone di Prefouns e anche il Lac Negre comincia a riflettere i primi raggi solari.
Proseguendo ora sul lato francese seguiamo un sentierino che tagliando a mezzacosta i pendii meridionali del Tablasses punta verso il Passo di Tablasses.
In corrispondenza di un evidente ometto di pietra deviamo a sinistra salendo la ripida pietraia che in 15 minuti circa ci porta sulla vetta del Tablasses.
Panorama a 360° dalla vetta del Tablasses. Si vedono bene i due laghi delle Portette e del Claus sovrastati nella foto rispettivamente dalla Testa del Claus e dalla cima del Malinvern.
Il primo obiettivo della giornata é raggiunto, ma papà non perde tempo e dopo qualche scatto comincia a scendere per tornare sul sentiero che andava in direzione della cima di Bresses.
Uno sguardo indietro verso il passo di Prefouns ci permette di rivedere tutta la strada percorsa fino a qui.
Per oggi può bastare, anche il secondo obiettivo é stato raggiunto e ormai ci rimane solo più la lunga e noiosa discesa verso il Valasco e da qui verso Terme di Valdieri.
Tornati al passo di Tablasses buttiamo lo sguardo verso il ricovero militare sul versante italiano dal quale un sentiero scende nel vallone dei Morti.
Sarebbe un'ottima scorciatoia per il rientro, ma purtroppo abbiamo lasciato gli zaini nel vallone di Prefouns e quindi ci tocca ancora tornare all'omonimo passo per imboccare il vallone salito all'andata e recuperare armi e bagagli.
Una volta in fondo, mi fermo ancora per fare una foto al meraviglioso vallone di Prefouns che abbiamo appena percorso in discesa.
Il rientro verso il Valasco é solo più una (lunga) formalità.
Ma la nostra fatica é ben ripagata da un buon pranzo a base di ravioli al plin mangiato alla casetta di caccia.