HOMEPAGE WEBCAMS TOUR 360° GITE

Sabato 7 marzo 2020, ultima gita scialpinistica prima di una lunga pausa a causa della pandemia attualmente in corso.
Ancora ignaro dell'imminente quarantena che il governo metterà in pista settimana prossima torno in val Vermenagna in compagnia di Loris, Luca, Michele e Danilo per provare ad effettuare una gran bella traversata: quella che va da Palanfré fino a Roaschia toccando in successione le cime del Bec d'Orel, del Bussaia e infine del Servantun.

 

Di buon mattino andiamo a parcheggiare due auto a Roaschia (le useremo per il ritorno) e poi col Jeep di Danilo raggiungiamo il parcheggio di Palanfré da dove partiamo sci ai piedi alle 7:30.

 

La giornata sembra di quelle promettenti e nei giorni scorsi ha messo un po' di neve in quota anche se ha tirato parecchio vento e vedremo salendo quali saranno le condizioni della neve in cresta.
I versanti sud sono già stati incredibilmente 'pelati' dal vento, ma il resto del vallone é ben innevato e ci troviamo anche a batter traccia.

 

Man mano che si sale lo scenario é sempre più appagante

 

Gli ultimi metri per arrivare al colletto tra Orel e Pianard sono un po' ghiacciati, meglio mettere i coltelli agli sci.

 

Dal colletto in poi si mettono i ramponi perché la pendenza si fa sentire e bisogna superare qualche salto di roccia.

 

Alle 10 in punto eccoci in cima al Bec d'Orel!
Vista mozzafiato verso la Rocca dell'Abisso mentre Loris ci scatta qualche foto.

 

Foto di rito con il gruppetto al completo.
Il morale del gruppo é alto, siamo al passo con la tabella di marcia.

 

La prima cima é fatta, é ora di continuare!
Sempre con gli sci a spalle seguiamo la cresta che dall'Orel porta verso il Bussaia.

 

Sono le 10:45, il meteo é magnifico oggi e il panorama grandioso! Peccato per la foto che é venuta storta :D
Danilo in arrivo sulla cima del monte Bussaia.

 

E siamo alla seconda vetta di giornata. Dietro di noi si vede la cresta percorsa e in lontananza il Bec d'Orel dal quale siamo appena arrivati.
Anche questa foto é storta, ma abbiamo già detto a Luca che deve lavorare su come impugna la gopro per i selfie e lui ci ha promesso che si applicherà durante le prossime uscite.

 

E' ora di togliere le pelli dagli sci, mettere nello zaino i ramponi e buttarsi a testa bassa nell'estetico canalone Nord che solca il Bussaia scendendo nell'ampia conca nevosa posta tra Bussaia e Servantun ben visibile da Cuneo.

 

Ecco l'imbocco del canale visto dall'alto, la parte iniziale é a 60° di pendenza e non ha un aspetto molto rassicurante con tutta questa neve fresca, ma a sentire gli esperti del gruppo le condizioni sono buone e proveremo quindi a scenderlo.

 

Luca vuole buttarsi giù per primo, quasi lo esige. Per quanto mi riguarda non ho nessun problema a lasciarlo fare, almeno non sarò io la cavia! :D

 

La neve tiene anche se sotto lo strato di fresca c'é ghiaccio e ogni curva richiede impegno e concentrazione.

 

Dopo i primi 50 metri di canale incontriamo una strettoia da superare con cautela vista la larghezza del passaggio e la presenza di qualche pietra affiorante.

 

Superata la strettoia il canale piega verso sinistra rimanendo sempre stretto e con neve difficile...

 

...fino ad allargarsi confluendo nell'enorme conca sottostante.

 

La discesa finisce, traversiamo ora la conca verso sinistra puntando ai pendii sud del Servantun.
La punta dell'Aiera ci sovrasta con la sua rocciosa parete Est.

 

Pausetta veloce per rimettere le pelli agli sci e poi via a tracciare la salita verso il Servantun, ultima cima della giornata!
Danilo parte in quarta a battere la traccia nella neve fresca.

 

L'arrivo in cresta é semplicemente spettacolare con le montagne della vallata di Entracque che ci si parano davanti in tutta la loro eleganza dal Carboné fino al monte Aiera, ogni cima col suo caratteristico crinale che scende verso il fondovalle.

 

Dopo il colle si piega a destra e si prosegue lungo gli ultimi 100 metri di cresta fino in vetta al Servantun.

 

Uno sguardo indietro verso la lunga cresta percorsa dall'Orel fino al Bussaia e poi giù nel canale con successiva risalita fino a dove siamo ora.

 

Ultima foto di vetta prima della discesa verso Roaschia.
Dietro di noi si vede il gran lavoro di battitura fatto dai soci del gruppo (non certo da me che ero già spompato sull'Orel) per arrivare al colletto.

 

La neve ora é stupenda e ci divertiamo un mondo a scendere nei vari canali che solcano la parete nord del Servantun.
Dalle tracce di discesa si intuiscono i diversi stili di sciata dei componenti del gruppo.

 

Si continua a scendere disegnando sulla farina.

 

Prima di scendere troppo però ci fermiamo all'altezza della strada forestale che porta al colle del Balur.
Per l'ennesima volta rimettiamo le pelli agli sci e battiamo la neve seguendo la strada che taglia i versanti della montagna prendendo dolcemente quota.

 

Eccoci al colle del Balur, uno sguardo indietro alla strada percorsa fino a qui.

 

Tappa al rifugio per sgranocchiare qualcosa, poi giù verso Roaschia!

 

Si continua a pennellare sotto al Balur!

 

La neve sta per finire, Luca e Danilo studiano la linea migliore da seguire per non massacrarsi gli sci.

 

Alla fine si cade nel consueto ravanage in mezzo alla boscaglia alla disperata ricerca di una minima traccia che ci aiuti a scendere verso Roaschia districandoci tra alberi e arbusti.

 

Alla fine dopo qualche peripezia rieccoci alle macchine! Sono le 15:30, é la fine di un giro interminabile, ma bellissimo. Una cresta davvero panoramica, un canalone da non sottovalutare e 8 ore di gita con 1500 metri di dislivello positivo in ottima compagnia come sempre.
Speriamo di poter riprendere presto a scorrazzare per i monti perché i progetti sono tanti e la stagione alpinistica é solo all'inizio!