Oggi é il primo di agosto e con Andre e Raffa abbiamo deciso di inaugurare il mese con una bella gita in montagna.
L'obiettivo della giornata, il monte Bastione, si trova nelle vicine alpi Marittime sulla magnifica cresta che si snoda, con una tormentata successione di montagne oltre i 3000 metri, dalla serra dell'Argentera fino a terminare sul confine francese con la cima Ghilié.
La prima parte del percorso per arrivare in vetta al Bastione é costituita dalla noiosa risalita al rifugio Remondino. Per fortuna quando si é in compagnia la salita é sempre più piacevole...
...e tra una battuta e l'altra raggiungiamo il rifugio dove ci fermiamo a riempire le borracce e a sgranocchiare qualcosa.
Risaliamo ancora il sentierino pietroso che porta verso il Lago di Nasta e all'improvviso eccolo spuntare dietro una fascia di rocce, il Bastione!
Abbandoniamo la traccia che sale al lago per puntare dritto in direzione della montagna seguendo ora gli ometti che segnano la strada verso il colle di Brocan.
La giornata é splendida e la cima di Nasta fa da ottimo sfondo per questa foto col Raf.
Una decina di minuti più tardi, dopo qualche saliscendi sul versante occidentale del Bastione, eccoci all'attacco di quella che definisco la 'via segreta' del Bastione che in pochi conoscono e che avevo già risalito con Andrea Stralla quasi 10 anni fa in una delle nostre prime (spericolate) spedizioni.
Questa via attacca dritto per dritto sotto la cima del Bastione evitando di andare fino al Colle di Brocan per percorrere la via normale.
Comincio a salire i primi salti roccia per cercare l'intaglio chiave della via che permette di vincere i contrafforti rocciosi che ci sovrastano.
Una volta trovata la via lascio l'onore di proseguire ad Andrea che ci tiene sempre a cimentarsi con i passaggi chiave delle vie che facciamo assieme.
Come ricordavo dall'ultima volta le rocce scivolose unite all'ultilizzo degli scarponcini (al posto delle ben più sicure scarpette di arrampicata) rende il passaggio abbastanza antipatico, ma Andre lo supera con pacata determinazione
Scavalcato l'intaglio ci troviamo in uno stretto colatoio di pietrisco che risalgo per qualche metro fino ad un mastro incastrato che sbarra la strada.
Salgo allora le rocce di destra portandomi sul filo di un'affilata crestina rocciosa.
Così facendo eludiamo il masso incastrato e possiamo continuare a seguire il canalino di erba e sfasciumi poco più in alto.
Faccio una foto a Raffa che ci ha raggiunto...
Il canalino dopo alcune decine di metri sbuca su un altopiano inclinato di roccette che risaliamo dritto per dritto in direzione della sempre più vicina vetta.
Salito anche il roccioso castello sommitale ecco la vetta, il panorama si apre ora anche sul Lago del Chiotas e Argentera e Baus fanno capolino alle spalle della croce.
Per scendere abbiamo deciso di seguiremo la via normale ch é più sicura e panoramica.
Raffa é già più avanti sulla cresta che porta al colle di Brocan...
La cresta é a tratti affilata e la si potrebbe percorrere più in basso sul versante del Remondino, ma che divertimento ci sarebbe!? :D
Ecco Andre impegnato nella discesa del passaggio chiave della via normale che da qualche anno é ormai attrezzato con una corda che facilita la discesa (anche se non bisogna mai aver aver troppa fiducia nell'utilizzare queste corde ed é bene aggrapparsi anche alle rocce sottostanti).
...e sfruttando un intaglio prima del colle di Brocan riusciamo a scendere sul versante Ovest tornando sulla pietraia ai piedi del Bastione.
...finché Andre non ci richiama all'ordine e continuiamo la discesa a passo spedito verso il rifugio Remondino.
Al rifugio incontriamo Marco e Alberto che oggi hanno fatto la traversata della catena del CAI.
In loro compagnia ci rifocilliamo mangiando una buona polenta e una fetta di crostata.