Anche oggi si torna sugli sci per una nuova gita in in montagna.
Questa volta sono in compagnia di Raffaele e Gabriele con cui ho condiviso una serata di 'baldoria' ieri sera.
Alle 6:30 ci troviamo all'Orso Bianco di Borgo per una colazione veloce e poi via in macchina alla volta dell'alta valle Stura.
Alle 8 parcheggiamo sotto gli ultimi tornanti che salgono al Colle della Maddalena e ci prepariamo per salire nel vallone del Puriac.
Per Raffa é una delle prime gite di sci alpinismo, quindi da bravi amici io e Gabry abbiamo deciso di portarlo sull'Enchastraye.
La gita di per se non é eccessivamente difficile, ma vista l'ora tarda a cui siamo partiti e le alte temperature che ci accompagneranno per tutta la giornata non risulterà comunque banale.
La neve in questo inizio di primavera é davvero poca (non nevica seriamente da inizio febbraio) e si vede, la parte bassa del vallone del Puriac é abbasta 'pelata' e si passa il tempo ad inseguire le rare chiazze di neve rimaste.
Raffa e Gabry sono belli carichi, ma oggi abbiamo tutta la giornata per noi quindi ce la stiamo prendendo davvero comoda.
Dopo un'oretta e mezza di marcia ecco che raggiungiamo il canyon che caratterizza la parte alta del vallone del Puriac.
Senza esitazione ci immettiamo nella strettoia superando qualche pezzetto ghiacciato ora sull destra ora sulla sinistra a seconda dell'innevamento.
Un simpatico cagnolino pelosissimo ci passa di fianco accompagnato da uno sciatore svizzero che sta selendo anche lui all'Enchastraye.
Finalmente intorno alle 10 usciamo dalla gorgia e ci immettiamo su un sistema di panettoni innevati che poco alla volta ci fanno prendere quota.
Dopo un serie di rampe con salita non ripida ma costante ci troviamo finalmente sotto alla parete Est dell'Enchastraye dove un gruppetto di sciatori francesi é impegnato a risalire il pendio.
Con la neve ormai molle che frena parecchio, cominciamo anche noi a salire lentamente lungo la traccia e piano piano prendiamo quota.
Dietro di noi la Rocca dei Tre Vescovi si erge in tutta la sua eleganza.
Ci concediamo un'ultima pausa per mettere i coltelli agli sci e poi affrontiamo un ultimo salto di neve abbastanza ripido che ci fa guadagnare la cresta terminale dell'Enchastraye.
Il panorama si apre ora a 360° mostrandoci ora anche le alpi francesi.
Ancora una decina di minuti ed eccoci in vetta!
Il meteo oggi é davvero spaziale e ci invoglierebbe a rimanere quassù per ore, ma dopo le foto di rito decidiamo di non soffermarci troppo e cominciare a scendere, anche perché le condizioni della neve sono sempre più critiche visto il gran caldo.
Dopo qualche attimo di incertezza iniziale, Raffa prende confidenza con la discesa fuoripista e tutti e tre cominciamo a scendere sfruttando i versanti più a nord dove la neve é ancora un po' meno molle.