HOMEPAGE WEBCAMS TOUR 360° GITE

Da qualche mese pianifico la gita alla Dalle Rose, magnifica via di roccia che percorre la cresta orientale dell'Aiguille de Chambeyron.
La gita richiede di dormire al Bivacco Barenghi la sera e affrontare la via il giorno dopo.
I compagni di avventura con cui tento l'impresa sono Andre, Miky e Davide.

 

Fatta un po' di spesa a fondovalle partiamo pieni di adrenalina alla volta di Chiappera, ma quando la raggiungiamo piove a dirotto e fa parecchio freddo.
Le cime imbiancate che di tanto in tanto fanno capolino tra le nuvole ci fanno capire che dai 2500 metri in su sta nevicando.
Decidiamo allora di pernottare a Ponte Maira alla Taverna du Ciouch e di decidere l'indomani il da farsi.

 

Il giorno dopo il tempo é splendido e decidiamo di provare a salire la cima Figari del gruppo Castello Provenzale lungo la via Genovesi Est consigliataci dal gestore della taverna.
Si parte! Mentre saliamo con la macchina una mandria di mucche ci attraversa la strada dandoci il tempo di ammirare la Rocca Provenzale sempre ardita da questa prospettiva.

 

Parcheggiate le macchine poco oltre Chiappera partiamo a camminare a piedi lungo il sentiero che conduce al Colle Greguri.

 

Salendo ci volgiamo ad ammirare le cime innevate dietro di noi tra le quali spicca l'Oronaye.

 

Eccoci davanti alla parete della Figari, tempo di farsi un selfie con Miky.

 

Alla base della parete cominciamo ad attrezzarci indossando imbraghi e caschetti.
Ci prepariamo a partire, il Valp é già bello caldo e non sembra sentire il fresco (3° alla partenza dalla macchina) nutrendosi dei caldi raggi solari.

 

Si parte, l'attacco non é banale, non si capisce neanche dove passa la via. Cerchiamo di seguire come meglio riusciamo la fessura verticale lungo la quale dovrebbe snodarsi la via.
Purtroppo però non c'é l'ombra di uno spit e Davide (salendo quello che supponiamo essere il primo tiro della via) lungo i primi trenta metri di parete non trova altro che un paio di chiodi marci e instabili sui quali attrezza una sosta.

 

Dal canto mio mi rendo conto che la via non é alla mia portata, brutto da dirsi ma preferisco procedere su una via ben spittata, soprattutto se la via é di grado 6a o più come in questo caso.
Chiedo allora ad Andre cosa ne pensa ed insieme conveniamo di ripiegare sulla vicina Rocca Castello lasciando Michele e Davide in cordata insieme a provare la via.
Allontanandoci scatto ancora una foto ai due scalatori sulla parete Est della Figari.

 

Salendo ancora alla base delle pareti rocciose del gruppo Castello Provenzale giungiamo al colle Greguri dove posiamo gli zaini e cominciamo a risalire velocemente sulla via normale alla Rocca Castello.

 

In breve guadagnamo il filo della cresta Sigismondi.

 

Sul lato Ovest della parete c'é ancora qualche residuo di neve dalla nevicata di ieri sera, ma niente di eccessivo e continuiamo a salire lungo la panoramica cresta.

 

Pochi minuti dopo raggiungiamo la vetta della Rocca Castello mentre in cielo alcune nuvole cominciano ad arrivare dal lato francese.

 

Selfie di vetta a 360° e poi veloci a preparare le corde per le calate di discesa.

 

Con tre doppie da 50 metri normalmente si arriva alla base della parete, ma stavolta a scendere ci teniamo più verso valle e ci troviamo a dover fare un'ulteriore calata di una trentina di metri.
Nella foto Andre scende una doppia con la sua solita elegenza.

 

Siamo di nuovo alla base del gruppo Castello-Provenzale, facciamo una corsetta fino al colle Greguri poco più in alto per recuperare gli zaini e poi giù in direzione di Chiappera.
Scendendo passiamo di fianco alla parete Est della Figari, per messaggio Miky e Davide ci hanno già detto che alla fine hanno preferito scendere non avendo trovando alcuno spit e solo sporadici chiodi anche dopo il primo tiro.

 

Scendendo ci godiamo il panorama che l'alta Val Maira ci offre.

 

Alle 16 circa siamo di ritorno alla macchina e scendiamo a Ponte Maira per raggiungere gli altri due scalatori che ci aspettano per una bella birra fresca.