Siamo ad inizio Agosto e le giornate cominciano ad essere sempre più calde in pianura. Ecco allora che questo sabato porto papà a prendere un po' di fresco in montagna più precisamente in valle Gesso.
Oggi abbiamo in mente di salire la Rocca Soprana di San Giovanni, una cimetta posta sopra a Terme di Valdieri.
Di buon mattino partiamo alla volta del Valasco che raggiungiamo velocemente risalendo lo stradone militare e sfruttando le numerose scorciatoie.
Attraversato un ponticello cominciamo a risalire un sentierino un po' abbandonato che con ampi tornanti ci fa guadagnare quota sul versante sinistro del pianoro in direzione del Lago di Valcuca.
Il sentiero ad un certo punto si interrompe di colpo probabilmente a causa di una vecchia frana e una ripida traccia ci indica la direzione da seguire.
Per fortuna dopo una cinquantina di metri di dislivello il sentiero torna visibile e possiamo continuare a salire più agevolmente.
Alle 8 e mezza raggiungiamo il Laghetto di Valcuca, uno specchio d'acqua molto bello incastonato tra le rocce.
Io e papà ne approfittiamo per concederci una pausa e sgranocchiare qualcosa.
Comincia ora una noiosa salita su sfasciumi che ci porta fin sotto i contrafforti della Rocca Soprana.
Il Monte Matto nostro dirimpettaio ci scruta in compagnia della Rocca di Valmiana salita proprio con papà nel 2010.
Comincia ora la parte finale della via. Superata una cengia iniziale un po' esposta risaliamo tra ciuffi d'erba e terriccio il versante ovest della montagna guadagnando la cresta e la croce di vetta mezz'oretta più tardi.
Il panorama é mozzafiato perché ci troviamo su un belvedere posto esattamente a metà strada tra i contrafforti del Monte Matto e la Serra dell'Argentera.
Grande soddisfazione per papà che nel tratto finale in cresta si é concesso anche qualche passo di arrampicata.
Vista l'ora (sono appena le 10 di mattina) decidiamo di scendere alla Casetta di Caccia del Valasco per far pranzo.
Il sole ora illumina anche il percorso di salita e il Laghetto di Valcuca.
La discesa é lunga, ma il panorama che abbiamo davanti agli occhi ci allieta con la sua bellezza facendoci dimenticare la stanchezza.
Il pranzo proposto alla Casetta di Caccia ci induce ad accantonare i nostri panini e a gustarci una buona polenta e un risotto bruno.