Le temperature stanno salendo e la neve si ritira sempre più in alto sulle nostre montagne, é tempo di riscaldare i motori in vista dell'estate.
In questo caldo sabato primaverile sarà Roby ad accompagnarmi per fare insieme un giro sulla Bisalta ormai quasi completamente priva di neve sul suo versante Est.
Parcheggiamo come di consueto a Meschie e partiamo a camminare spediti raggiungendo in una mezzoretta la Sella Morteis, un colletto erboso dove finisce la linea degli alberi. Qui ci ricongiungiamo allo stradone militare che abbiamo abbandonato più in basso a favore di un sentiero più ripido, ma notevolmente più veloce da percorrere.
Il panorama che prima era costituito da soli alberi ora si apre sulla Valle Pesio ed in particolare sul versante Nord del Marguareis ancora bello pieno di neve.
Seguendo ora la strada militare percorriamo un lungo tornante, poi proseguiamo in falso piano per un centinaio di metri e infine attacchiamo direttamente la spalla della Bisalta seguendo un piccolo sentierino caratterizzato da alcuni paletti di legno conficcati nel terreno a segnalare il percorso.
La spalla é molto panoramica e il sentierino che la segue fa guadagnare velocemente metri di dislivello. In breve giungiamo al Gias Praviné Soprano posto sulla Costa della Mula.
Da qui ormai vediamo chiaramente la cima e ci prepariamo a percorre gli ultimi 200 metri di dislivello che ci porteranno alla croce.
Venti minuti dopo eccoci arrivare in vetta. Il caldo si é fatto sentire sulla pietraia finale come anche il peso del drone che sto portando nello zaino.
Il panorama da quassù é sempre magnifico grazie alla posizione avanzata che la Bisalta assume rispetto all'arco alpino.
Da un lato si vedono le Alpi Marittime col Bric Costa Rossa in primo piano.
Dall'altro si apre il panorama verso Cuneo e verso la pianura in generale.
Tempo di fare la classica foto di vetta con Roby e poi, mentre sgranocchiamo qualcosa, approfitto della pausa per far qualche ripresa col drone.
Verso mezzogiorno in cima arriva anche Chiara, una corritrice che ha frequentato insieme a me il corso di Alpinismo del CAI l'anno scorso. A differenza nostra lei é arrivata in cima correndo col suo ragazzo (chapeau!).
Ne approfittiamo per fare ancora una foto insieme, poi per me e Roby arriva il momento di scendere. La discesa é decisamente più veloce anche perché la effettuiamo corricchiando e un'oretta dopo siamo alla macchina.
Prima gita dell'anno con Roberto col quale mi riprometto di fare altre spedizioni in quota quest'anno, magari alla conquista di qualche tremila da aggiungere alle rispettive collezioni.